Nozioni Geopolitiche

Valruna è una Città-Fortezza fondata dai Nani quale avamposto di valle divenuto poi punto cardine lungo la rotta commerciale con i popoli delle pianure ed il popolo degli uomini, allora ancora giovane.

In parte scavata sotto la montagna ed in parte edificata al suo esterno, la città sorge a circa 1000 braccia sul livello del mare all'interno di una Valle (La Valle della Runa) che la cinge per intero tra possenti mura naturali costituite dalle pareti di roccia talmente ripide da risultare invalicabili; a questa Valle s'accede tramite una maestosa Galleria che sfocia all'interno della Piazzaforra, un largo spiazzo che funge da anticamera alla città vera e propria, separata da possenti mura. Qui trovano posto le Stalle (dal momento che non sono ammessi animali da sella all'interno di Valruna se non sotto licenza scritta dei Nani), la Cancelleria (ove s'accerta l'identità di chi intende varcare le porte di Valruna e gli vengono rilasciati i visti) e la Foresteria (per chi sia in attesa di essere ammesso all'interno della Città-Fortezza e debba essere ancora convocato in Cancelleria).

L'Agriborgo è invece posto nella Valle del Verdintrico, dove arrivano le propaggini della Foresta del Verdintrico. Questa Contrada è dunque al di fuori della Valle della Runa ma tuttavia vi è connessa per mezzo d'un tunnel scavato dai nani, protetto da alte mura che separano il caseggiato dai campi.

Il Torrente Fendimonti un tempo invadeva la Valle della Runa allagandone gran parte prima di incanalarsi sotto la pietra, formando un acquitrino. I Nani drenarono il Bacino e forzarono parte delle acque del Torrente in un sistema di cisterne che conduceva ad maestoro acquedotto che ne deviasse il corso facendogli scavalcare le montagne così da scorrere oltre la Valle. In unione a questo fu creata un'enorme Diga provvista di chiuse meccaniche che trattiene le acque del fiume andando a formare il Lago Rivospecchio che in parte continua a scorrere come Fendimonti e d'altra parte alimenta il torrente dei Campi dell'Agriborgo conosciuto come Freddaroggia. La parte non deviata del Torrente Fendimonti forma una cascata direttamente nel Quartiere Nanico oltre la Dogana dei Nani, ed opportunamente incanalato forma un fossato attorno a Piazzaruna per poi defluire in un canale di scolo che riprendere il suo originario corso sotterraneo.
Sul versante opposto al Fendimonti scorre invece un torrente assai più modesto per portata ma non meno importante poiché termale e perciò detto Sulfirivo. Durante il suo corso la strada è spesso sbarrata da alti massi franati dal costone scosceso della montagna e così ad un certo punto si è formata una pozza d'acqua termale detta Pollafumosa.

Piazzaruna, oltre che cinta da un fossato ed unicamente accessibile per mezzo di tre ponti che danno sul Borgo abitato, è protetta da alte mura provviste di portali e cancelli ad inferriata alle quali si può accedere tramite la Dogana dei Nani.

Ben presto il legame d'intenti e di spirito nonché le numerose similitudini tra Nani ed Hobbit, Gnomi (ed ahinoi Kendot) portarono la città ad espandersi inglobando "i Bassi" all'interno del tessuto sociale e fondando "La Contrada", quello che i Nani preferiscono chiamare formalmente l'Agriborgo. Col tempo la fama del mercato e dei prodotti di Valruna s'accrebbe al punto che l'intera valle fu edificata e, nei secoli, la città arrivò perfino ad ospitare degli Umani. Tutto questo fino a che qualcosa accadde e la possente Città-Fortezza rimase disabitata ed i suoi tesori incustoditi.